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venerdì 5 ottobre 2012

# 63 Damned

Il destino è veramente un gran figlio di puttana. Ti fa vivere situazioni che sembrano uscite dalla fottutissima mente psichedelica di uno scrittore strafatto di ero e malato dentro. Erano due settimane che cercavo di far breccia con una tipa conosciuta in un parking di un centro commerciale. Tipo che dopo aver fatto due chiacchiere davanti una vetrina di cose sportive avevo incassato un chiaro no per un invito a bere qualcosa. Non contento ho cercato di capire di che zone fosse, e cazzo, manco qualcuno lassù avesse ascoltato le mie preghiere che un giorno mentre andavo a fare due passi mi la becco alla fermata dell'autobus. La saluto facciamo due chiacchiere e cosi succede metodicamente per qualche giorno, fino a quando non la invito ad andare a prendere qualcosa. Lei accetta, ci scambiamo i numeri di telefono e ci salutiamo con la promessa di uscire nuovamente insieme. La sera stesso ci scambiamo una serie di sms, capisco che anche in lei c'è un certo interesse e non riesco a togliermi dalla testa il suo splendido sorriso. Una bella e cazzuta cotta. Qualche giorno dopo esco con una serie di colleghi di lavoro, festa di addio di libertà, uno stronzo si sposa e quindi ci invita tutti in uno di sti cazzo di bar dove c'è figa che balla ai pali e che è disponibile a ballarti sul tuo di palo, non so se mi spiego. Mentre son li di cazzeggio con i soci a sparami la mia lager noto una di ste fighe passarmi nella semioscurità del locale che ha un qualcosa di familiare. Mi alzo per seguirla, lei si gira e ci resto di merda. La figa è la tipa. Cioè quella per cui mi son preso una cotta lavorava in quel cazzo di locale. Lei scappa e scompare nella semioscurità artificiale del bar, saluto i soci e con una scusa dico che trono a casa che ho qualche problema. Una volta fuori mi rullo una paglia, prendo il telefono e le scrivo che per me non ci son problemi, ognuno fa il lavoro che vuole e che voglio rivederla. Ancora aspetto una risposta e presto dovrò decidermi ad andare in quel cazzo di bar per farci due chiacchiere.

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