BLOGGER TEMPLATES AND TWITTER BACKGROUNDS

giovedì 10 maggio 2012

# 49 loop life

E alla fine ci sono riusciti. Sveglia alle ore 6.45, prima fermata nel cesso per guardare allo specchio la tua schifosa faccia che ti da un altro cattivo giorno. Di corsa un caffè di merda una lavata ai denti quattro goccie e su i pantaloni con la t-shirt e felpa che ti si infilano per un altra giornata come un preservativo. L'aria del mattino ti colpisce in pieno, sembra darti quella carica che ti manca, ma no, è pura illusione, appena ti siedi in macchina ti ribecca quella botta di stanchezza, le ore piccole si fanno sentire e la forza ti manca. Tiri su col naso e metti in moto, sgommi al ritmo incalzante di qualche gruppo punk rock. Il viaggio è breve, troppo breve, fermi al solito bar per l'ennesima dose di caffeina, una tazza da thè non basta, avresti bisogno di ignettartelo direttamente in vena. Esci fuori e mentre altri si mettono in marcia per il nuovo giorno tu entri nel tuo solito ambiente. La giornata vola via tra preparazioni, servizio, pulizia nuova preparazione e ennesimo servizio. Le lancette girano come impazzite e tra un bicchiere è una bottiglia ti ritrovi in piena notte illuminato dalla luce di un lampione in mezzo alla strada. Cammini zoppicando, la schiena ormai cede anche se per i quaranta ti ci manc ancora tanto. Rientri in quello stesso bar dove ti sei fatto di caffeina, ma questa volta chiedi una lager, e da quella pinta ne seguono altre. Sei seduto davanti il tuo bicchiere, e come narcisio ti specchi in quel liquido giallastro inamorandoti della sensazione che ti lascia, ma è solo menzogna, perchè sai che poi quell'effetto svanirà e tutto ti ripiomberà addosso come sempre. Cosi cerchi di dilatare il tuo paradiso artificiale e una dopo l'altra senti lo stomaco riempirsi e il cervello rilassarsi. Ora tutto ti sembra migliore, la tipa del bar più bella, il posto più accogliente, gli stronzi che ti fanno compagnia più amici, anche se non hai idea dicome si chiamino. Arriva poi il gong, si chiude e ti ritrovi stordito fuori, seduto su di un muretto in piena notte. Risali in auto, pensi che forse chiudere gli occhi cinque minuti non ti farà male. Quei cinque minuti diventao ore e ti risvegli con un fottuto mal di testa e il cielo che è di un azzurro elettrico e chi ti spinge a sgommare verso casa. Una doccia e dopo qualche ora la sveglia che risuona. Il loop ricomincia, aspettando solo l' "end" di questo main program che è la tua patetica vita.

Nessun commento:

Posta un commento