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giovedì 17 novembre 2011

Love & Hate

La testa ronza come una fottuta radio posizionata su una frequenza del cazzo. Il naso gronda sangue, te lo tiri via con la manica della felpa, non basta, senti che ti scende giù nella gola e allora ti fai coraggio e raschi tutto per sputare quella massa gelatinosa marrone. Trattieni un conato di vomito e ti ripulisci la bocca con lo stesso lembo di manica ormai sporco e fetido. La pioggia comincia a cadere e per una strana reazione quella massa geltinosa al contatto con l'acqua inizia a ragrumarsi più velocemente e a correr via lungo una canalina in cemento a bordo strada. Alzi gli occhi, intorno nulla. Il cielo è sempre più grigio e le ginocchia ti tremano. Raccogli quelle poche cose che ti sono cadute, le ginocchia tremano ma sai che passerà, già è successo e non sarà di certo l'ultima volta. Una volta in piedi senti la faccia che comincia a pulsare, hai bisogno di narcotizzare il dolore cosi ti trascini nel primo bar che trovi a tiro. Ti siedi al bancone e il barman ti getta un'occhiata manco fossi un cazzo di appestato. Sbatti una banconota da cinquanta sul banco, cosi metti in chiaro che non vuoi che lo stronzo ti pianti casini. Butto giù il primo boccale, ne seguno altri e mentre il dolore inizia a passare e la testa a diminuire di peso, ti ripeti che hai fatto bene, giusta mossa quella di farti dare un cartone sul naso, del resto ora i sensi di colpa son svaniti. Sono li che bevo e rido mentre il naso ad ogni sussulto ricomincia a sgocciolare sangue ragrumato. Un tipo di finaco mi guarda terrorizato, gli faccio un occhiolino e con un bel sorriso gli dico che è tutto fottutamente ok. Del resto mi sono scopato sua moglie, e di brutto, ho ancora l'uccello che fa male se ci penso, ma la tipa era veramente infoiata. Peccato fosse la moglie del mio vicino e che quel povero stronzo mi fosse pure simpatico. Solo per questo gli ho detto di stare attento alla consorte, perchè alla fine dei conti è uno stronzo ok.

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